INTERVENTO DELLA MADRE PROVINCIALE DELLE NOSTRE SUORE, SUOR PAOLA REBELLATO

Notes

RIPORTO IL TESTO INTEGRALE DELL’INTERVENTO DELLA MADRE PROVINCIALE

DELLE NOSTRE SUORE, SUOR PAOLA REBELLATO

(durante le sante messe del mattino di domenica 05 marzo 2017)

Carissimi fratelli e sorelle della parrocchia S. S. Salvatore di Brugine,
il motivo del mio essere qui oggi è per dare alcune comunicazioni che ho desiderato offrire di persona.
Mi riferisco a quanto pubblicato dal vostro parroco, don Francesco, nel primo bollettino dell’anno 2017: Le nostre suore ci lasciano.
Quello che è stato scritto corrisponde ai vari passaggi che hanno condotto alla comunicazione che a fine giugno avremmo lasciato la parrocchia.
Il parroco nel bollettino ricorda come già dal febbraio 2016 era stato anticipato dal vescovo sulla nostra intenzione. Quando in aprile ho incontrato don Francesco mi ha presentato le sue forti resistenze, motivo per il quale avevo prospettato di prorogare la nostra presenza fino all’estate del 2017.

Nel frattempo ho cercato di capire se potevo venire incontro alle richieste di don Francesco.
Sono stati mesi di ricerca durante i quali ho ritenuto opportuno che non si dessero comunicazioni in merito perché era mio desiderio cercare una soluzione che garantisse la continuità della nostra presenza.
Ho avuto contatti il 19 dicembre 2016 con alcuni membri del Consiglio pastorale ai quali non ho potuto promettere cose certe.
Il giorno 3 gennaio 2017, nel mio incontro con le suore e con il parroco a Brugine, ho confermato la decisione di concludere la nostra presenza perché non vedevo altre possibilità, lasciando però aperta l’ipotesi di una presenza settimanale (sabato/domenica) di due suore, almeno per un periodo lungo.
Al mio rientro in comunità ho condiviso con le sorelle del Consiglio provinciale il disagio che avevo provato di fronte alla reazione molto sofferta di don Francesco.
Soppesando la possibilità di mandare due suore nel fine settimana ho capito che le difficoltà sarebbero state superiori al fatto di lasciarle residenti in parrocchia. Ho condiviso con la superiora generale (che in quel momento si trovava all’estero) i miei pensieri e lei mi ha incoraggiato a cercare la soluzione che ritenevo più opportuna.
Si sono create in seguito delle situazioni, all’interno dell’Istituto, che mi hanno permesso di rivedere la mia decisione e, nonostante il parroco avesse già comunicato la decisione, ho ritenuto opportuno offrigli la possibilità di rimanere almeno per due anni ancora.

Don Francesco ha accolto con gratitudine questa offerta e, dopo aver pregato e riflettuto, ha dato il suo consenso e mi ha permesso di essere oggi qui con voi per dare queste spiegazioni.

In questo tempo che rimarremo ancora con voi cercheremo di appoggiare il passaggio degli impegni che il parroco vi ha già comunicato e di quelli che riterrà opportuno fare ulteriormente, perché la comunità della parrocchia S. S. Salvatore possa continuare nella sua fede con coraggio, diventando protagonista del suo essere cristiana. Sarà una gioia per noi suore e per il parroco in particolare, veder crescere cristiani che sanno dar ragione della propria fede, contagiando chi li vede e si avvicina a loro.

È importante riattivare i ministeri ed i servizi, non solo con le buone intenzioni, ma rendendosi disponibili concretamente.

È importante che mettiate a disposizione i doni che il Signore vi ha dato per il servizio alla parrocchia.

La comunità è grande, gli spazi sono molti ed interessanti, i nostri ragazzi e i nostri giovani devono trovare il loro posto per costruire tutti insieme un futuro di gioia in questa terra nella quale noi suore abbiamo avuto la gioia di essere presenti per ben 74 anni (dal 1943).
Desidero ancora sottolineare che il nostro essere qui non è funzionale al servizio che possiamo offrire, ma vuole essere testimonianza di una modalità di relazione serena e di sostegno reciproco tra il parroco e le suore nella comune missione di costruire la comunità parrocchiale.

Parroco, laici e suore, insieme, oggi, con fedeltà e pazienza, possiamo far fiorire questa terra, facendo germogliare semi di bontà, solidarietà e carità cristiana.
Lascio le suore ancora per un po’ di tempo, fino a che sarà possibile, nella speranza che anche altre giovani ragazze si lascino interpellare dalla proposta del Signore: Vieni e seguimi. Saranno il frutto di una comunità che prega e che fa sgorgare il bene.

Il cammino della Quaresima che stiamo percorrendo è propizio per la conversione del cuore e della vita.

Grazie per il bene che volete a noi e al vostro parroco.